Osservando il comportamento degli animali, è possibile riconoscere azioni altruiste ed egoiste. Chiamiamo comportamento altruista che accresce il benessere di un altro individuo a spese del proprio. Con questa definizione consideriamo solamente gli effetti immediati del comportamento in termini di aumentare o diminuire le prospettive di sopravvivenza di un soggetto. Analizziamo il comportamento di alcune specie di animali. I gabbiani dalla testa nera pongono i loro nidi uno vicino all'altro, e a volte quando un gabbiano si distrae può accadere che il gabbiano vicino se ne approfitti per mangiargli i piccoli, ottenendo così un pasto nutriente senza dover abbandonare il proprio nido e far correre rischi ai propri piccoli.

gabbiano dalla testa nera Gabbiano dalla testa nera, Black-headed Gull
(http://seawayblog.blogspot.com/2008/05/puffin-portrait.html)
gabbiano dalla testa nera
(bobperry)

Le mantidi religiose femmine mangiano la testa della mantide maschio durante o alla fine della copulazione. Sembrerebbe che il maschio possa continuare la copulazione anche senza la testa anzi sembrerebbe che questa contenga dei centri inibitori senza i quali si hanno migliori prestazioni sessuali. Quindi la femmina otterrebbe il doppio vantaggio di procurarsi un pasto e ottenere un accoppiamento di migliore qualità.

Mantide religiosa
(http://mymind.splinder.com/post/4320950/Semplice+psicoanalisi+del+masc)

Il pinguino imperatore dell'Antartico esita a tuffarsi in acqua per paura di essere mangiato dalle foche, ma l'unico modo per sapere se c'è il predatore sarebbe quello di gettare l'esca con vero che uno di loro si tuffasse per fare da cavia. A volte si nota che essi stanno fermi in piedi ai bordi dell'acqua con il timore di tuffarsi cercando di spingersi per far tuffare qualcuno.

Aptenodytes forsteri
(http://it.encarta.msn.com/media_1041538970_761565002_-1_1/Pinguino_imperatore.html)

Tra i comportamenti altruisti il primo da citare quello delle api che con il loro pungiglione difendono il miele ma pagano poi con la vita questo gesto perché con il pungiglione vengono strappati via degli organi interni vitali. Ciò non avviene, invece, quando la puntura interessa il tegumento rigido di altri insetti; in questo caso l'ape può retrarre il pungiglione e tornare a vivere normalmente.

pungiglione ape Pungiglione dell'ape
(www5.pbrc.hawaii.edu/microangela/bsting.htm)

Alcuni uccelli emettono un suono di allarme quando ho visto non predatore permettendo agli altri individui di mettersi in fuga. Sembra però che l'uccello avvisatore attiri su di sé l'attenzione del predatore e quindi mette in pericolo la propria vita. Alcuni uccelli che nidificano a terra difendono i loro piccoli dal predatore che si è avvicinato, fingendosi feriti e trascinandosi lontano dal nido in modo da essere seguiti dal predatore. In questo modo lontano il predatore dal nido masse non sono altrettanto veloci rischiano di essere mangiati.

quero quero
(http://flickr.com/photos/stelling/288275368/)

Le gazzelle di Thomson compiono dei grandi salti in presenza di un predatore, avvertendo così i membri del gruppo del pericolo ma richiamando pericolosamente su di sé l'attenzione del predatore.

gazzelle di Thomson
(http://etimoincerto.wordpress.com/2007/09/28/gazzella-gazzella/)


Apparentemente potrebbe sembrare che gli animali perseguono il bene della propria specie o del proprio gruppo. Infatti secondo la teoria della selezione di gruppo, i componenti di un gruppo si sacrificherebbero per il bene del gruppo a discapito del proprio interesse egoistico. Però questa teoria non spiega il fatto che se in un gruppo esiste anche un solo individuo egoista, questo sfrutterà l'altruismo degli altri componenti per aumentare le proprie possibilità di sopravvivenza. I figli di questo individuo erediteranno il comportamento egoista e dopo alcune generazioni il gruppo sarà composto da individui egoisti. Questa competizione individuale fa parlare di selezione dell'individuo. Questi concetti sono ben applicabili alla società moderna in cui anche se l'egoismo diffuso provoca il lento declino di un gruppo, a breve termine gli individui egoisti hanno la meglio a spese degli altri. Quindi sulla teoria della selezione di gruppo sembra perdente, come possono essere spiegati i comportamenti altruisti degli animali?
La riproduzione sessuale ha il vantaggio di mescolare geni, ma ogni combinazione di geni a vita breve perché si manifesta solamente nell'arco della vita di un individuo. Le normali cellule umane hanno 46 cromosomi, che in realtà sono 23 coppie e ciascuno dei 23 cromosomi proviene da un genitore. Noi abbiamo ad esempio due cromosomi 1, uno di origine materna e uno di origine paterna. Ciascun tratto del cromosoma a un corrispondente omologo nell'altro cromosoma, quindi può succedere che in due tratti omologhi siano scritte due formazioni diverse. Ad esempio consideriamo che in un tratto omologo su due cromosomi sia specificato il colore degli occhi. Se nel cromosoma materno è specificato il colore marrone e in quello paterno è specificato il colore verde, quale istruzione verrà eseguita? ovvero che colore avrà l'individuo? Bene, a volte un'istruzione prevale sull'altra, il carattere che prevale viene detto dominante e l'altro recessivo. Altre volte si raggiunge un compromesso tra le due versioni oppure un risultato completamente diverso. nella riproduzione delle cellule sessuali, meiosi, avviene il mescolamento di geni. Una cellula normale di 46 cromosomi genera una cellule germinali di 23 cromosomi e nessun cromosoma omologo deve ricadere nella stessa cellula germinale. Ovvero non deve succedere che uno spermatozoo finiscono due cromosomi 1. Durante la produzione di un spermatozoo i due cromosomi omologhi hanno tempo di scambiarsi dei tratti omologhi e formare così nuovi cromosomi con nuove combinazioni. Questo processo di scambio di parti di cromosomi si chiama crossing-over. Alla fine nella cellula germinale ci sarà un cromosoma 1 che conterrà parti del cromosoma materno e parti di quello paterno. Se consideriamo un tratto molto lungo di cromosoma, per opera del crossing-over, questo avrà vita breve perché è molto probabile che alcune sue parti vengano scambiate con altre parti omologhe del cromosoma omologo. Più consideriamo un tratto breve di cromosoma minori saranno le probabilità che questo avrà di essere interrotto dal crossing-over, quindi maggiore la sua esistenza tra le generazioni di individui. È interessante notare che il crossing over forma ogni volta nuove combinazioni cromosomiche, mai esistite prima, e dureranno solo per il tempo di sopravvivenza dell'individuo poi verranno distrutte da un nuovo crossing over. Per questo si dice che la vita di un cromosoma è di una generazione. Un altro sistema che crea nuove varianti geniche è la mutazione puntiforme ma essa è rara e più tipica di organismi a riproduzione veloce quali, ad esempio, ibatteri.
Le unità cromosomiche che codificano una proteina sono chiamate cistron o geni. Naturalmente le rotture dovute al crossing over possono capitare nei cistron. Geni corti hanno più probabilità di sopravvivere al crossing over e rimanere conservati nelle generazioni. Iin termini pratici, considerati l'estensione media di un gene e la frequenza del crossing over, un gene sopravvive per molte generazioni. il gene ha tutte le caratteristiche di una unità base di selezione naturale e come tale ci si aspetterà un comportamento egoistico. un viaggia da una generazione all'altra cercando di sopravvivere, manipola il corpo nel quale vive, abbandona i corpi che si invecchino e muoiano. Noi siamo le macchine da sopravvivenza dei nostri geni. Un buon gene deve essere longevo, fecondo e copiarsi fedelmente. Nuovi geni creati dal crossing-over sopravvivono se sanno costruirsi buone macchine da sopravvivenza ovvero forniscono alla propria macchina qualche probabilità in più di vivere e riprodursi rispetto a quelle che avrebbe fornito un'allele rivale. Una caratteristica positiva di sopravvivenza potrebbe essere la maggior lunghezza delle gambe che aiuterebbe il corpo a sfuggire ai predatori. un gene altruista avrebbe poche capacità di sopravvivere mentre uno egoista avverrebbe più probabilità di vincere la corsa al porto sul cromosomi delle generazioni future. Si precisa che spesso non esiste un gene che da solo controlla una caratteristica complessa come ad esempio la lunghezza delle gambe, al contrario questi caratteri dipendono da molti geni e dall'ambiente esterno, quest'ultimo può influire con la dispoenibilità di cibo. Geni buoni possono scomparire se si trovano insieme a geni cattivi nello stesso corpo, ma scomparirà un solo corpo, mentre repliche del gene buono vivranno in altri corpi in cui non si è creata la combinazione di geni letale.
L'ambiente di un gene consiste anche negli altri geni con cui esso coopera, così i geni per i denti aguzzi da carnivoro sono buoni se si trovano insieme ai geni dell'organismo carnivoro ma sarebbero cattivi geni se si trovassero tra i geni di un erbivoro.
I geni devono rimandare la morte della loro macchina da sopravvivenza almeno dopo la raproduzione. Alcuni geni esercitano la loro azione nello sviluppo fetale, nell'infanzia, nell'adolescenza, a mezza età o durante la vecchiaia. Un gene che provoca la morte dell'individuo ma che agisce dopo la riproduzione non sarà rimosso e può trasmettersi. Un gene che fa sviluppare il cancro in un anziano non verrebbe rimosso. Per questi motovi la causa della morte dei corpi ovvero dell'invecchiamento starebbe nel fatto che i geni letali che si manifestano tardivamente non vengono rimossi dalla selezione. Secondo questo ragionamento si potrebbe allungare la vita umana accordandoci di riprodurci solo dopo una certa età, estendendo quindi la selezione ai geni che si manifestano a mezza età.
In modo più furbo si potrebbero individuare i segnali chimici che segnalano ai geni il passare del tempo, intercettare questi segnali, spegnerli e/o sostituirli con i segnali che segnalano la giovinezza ai geni.

 

 

Link

Fotografie di animali: http://www.lalanternadelpopolo.it/Galleria%20Fotografica%20Torre%20Guaceto.htm

Il pungiglione dell'ape: http://www.apicolturaonline.it/apepunge.html